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linguaggio giuridico narrativo per un lettore legalmente curioso

Legal Content Writing, come trasformare il complesso linguaggio giuridico in un testo che sia semplice, narrativo e comprensibile a tutti.

La mia esperienza di copywriter e editing di contenuti legali in articoli brevi o di approfondimento per portali giuridici, libri, e-book e blog aziendali di Studi legali, mi ha portato a riflettere sul tema.

L’obiettivo è raggiungere una comunicazione giuridica che sia comprensibile a tutti, informativa e formativa con contenuti originali, innovativi e di qualità.

Una modalità di scrittura che sia efficace, affidabile e competitiva al fine di:

  • rispondere alle domande del lettore;
  • attrarre il suo interesse;
  • convincerlo a scegliere il tuo Studio anziché un altro.

Ma come trasformare contenuti di diritto, quindi per natura complessi e articolati, in contenuti semplici e alla portata di tutti?

Il linguaggio giuridico

Il linguaggio giuridico utilizzato per scrivere una sentenza, un parere o un contratto certamente non è lo stesso tipo di linguaggio che un giurista (avvocato, notaio) dovrebbe adottare per parlare ai clienti o potenziali clienti.

Così come sarebbe opportuno che il giurista rivedesse il concetto di scrittura giuridica nei suoi atti, pareri e contratti, quale strumento principe con cui informare il cliente sui passi da fare per risolvere il suo problema legale.

Come comprendere un testo giuridico?

Pertanto, nella comunicazione con il pubblico sarebbe utile che si uscisse dallo standard rigido del “legalese”, incomprensibile e astratto per il lettore non esperto della materia.

Testi scritti con periodi troppo lunghi, ricchi di subordinate e tecnicismi, in cui di frequente non si comprende neanche dove sia il soggetto.

Al punto che anche l’esperto in materia in alcuni casi può trovarsi in difficoltà nel comprendere un testo, soprattutto se di una sentenza.

Infatti, spesso è ripetitiva in alcune sue parti, con frasi così lunghe che durante la lettura bisogna capire quando è il momento giusto per prendere fiato.

Linguaggio giuridico scritto e orale

Il linguaggio giuridico scritto e orale è complesso sia nelle aule giudiziarie che negli atti, con quello stile “barocco”, ricco di contrasti di luce e ombre e di elementi decorativi elaborati e dotati di grande creatività.

E così è il diritto, il suo lessico, colmo di pignolerie legali, parole ed espressioni, anche inutili, ridondanti e obsolete per i nostri tempi digitali,

in cui comunicare è sinonimo di semplicità, chiarezza e trasparenza,

affinché tutti i destinatari del contenuto anche legale possano comprenderlo.

Un tempo così veloce in cui l’attenzione del lettore di articoli, post, notizie è racchiusa in quei pochi minuti in cui chi scrive deve essere in grado di catturare la sua attenzione.

Far sì che in quello stesso istante legga e apprenda ciò che ha letto.

Ed è qui che il contenuto legale non deve rischiare di escludersi da solo perché troppo legato al passato ma deve essere elaborato per adattarsi ad un contesto digitale.

Ad una comunicazione che non sia solo in un’aula di tribunale o in uno Studio ma anche nel mondo di Internet.

La sfida per il giurista: linguaggio giuridico narrativo

Pertanto, la vera sfida che si trova ad affrontare il mondo legale nell’era del web, consiste nell’acquisire una nuova modalità di comunicare al pubblico, che unisca:

  • le proprie competenze giuridiche – essenziali per una buona comunicazione –
  • alla capacità di narrare il diritto.

Una narrazione giuridica che trasformi la complessità in semplicità, che apra la porta del tuo Studio legale ad un nuovo modo di pensare e comunicare il diritto, in cui cliente e testo legale siano sempre e comunque il cuore della tua attività.

Se vuoi costruire il tuo progetto editoriale, non esitare, contattami direttamente o inviami una email.