Per proteggere l’identità personale dei nostri bambini e ragazzi dai rischi del web è necessario guidarli e educarli alla consapevolezza digitale, affinché si possa parlare di uso, anche costruttivo, e non di abuso di Internet.
In questo percorso a tutela dei minori, genitori, educatori, insegnanti e istituzioni assumono un ruolo essenziale nell’educarli e sensibilizzarli alla cultura del valore dei dati personali, e alla difesa dei propri diritti e libertà fondamentali nel mondo di Internet.
Quali sono i rischi che si nascondono dietro lo schermo?
I rischi del web
L’iperconnessione, la dipendenza digitale, che porta i nostri bambini e ragazzi a vedere il mondo virtuale, come se fosse la sola realtà su cui fare vero affidamento, tramite la quale comunicare e relazionarsi.
Così come, se non ben vigilati, la facilità con cui possono accedere ai Social, con il rischio di imbattersi in contenuti inadatti per la loro età e consapevolezza (come l’autolesionismo, il suicidio) che, in particolari situazioni di fragilità emotiva e di estrema depressione, possono essere per loro un vero pericolo.
Il desiderio “maniacale” di farsi selfie in ogni occasione per condividere con tutti, in tempo reale, ogni aspetto della propria vita.
Un problema che coinvolge purtroppo non solo gli adolescenti ma anche gli adulti, che di fatto dovrebbero dare il buon esempio.
O genitori che si sentono autorizzati a condividere le foto dei propri figli minori sul web, senza pensare alle implicazioni che questi atti possono generare, a discapito della loro dignità e reputazione.
In questa stretta connessione tra vita reale e vita virtuale, ricordiamo anche il cyberbullismo e l’adescamento in rete, tramite il quale un adulto “avvicina” la giovane vittima dietro uno schermo, fingendosi un coetaneo con falsa identità, soprattutto per finalità sessuali.
Quanto tutto questo è l’effetto della mancanza di una consapevolezza digitale, non solo dei bambini e ragazzi, ma anche dell’adulto, dell’“ignoranza”, come mancanza di conoscenza, su cosa comporti un abuso nell’uso del web?
Privacy e consapevolezza digitale
Quindi tutelare l’identità personale dei nostri bambini e ragazzi da tutti i rischi del web è compito assoluto dell’adulto, a partire dai genitori, che devono acquisire quella consapevolezza digitale per cui tutto ciò che viene condiviso su Internet, rimane su Internet.
È un dato di fatto che non tutti gli individui, e a maggior ragione i più piccoli, hanno la percezione del valore dei dati personali che quotidianamente sono pubblicati sui Social, e di quale sia l’impatto della perdita di controllo su di essi.
Diventa quindi necessario fornire adeguati strumenti di educazione e formazione digitale per responsabilizzare tutti all’uso del digitale, in particolare i minori, che non vanno lasciati soli, pur essendo nativi digitali, ma in qualsiasi caso devono essere guidati alla scoperta del web.
Un aiuto importante è stato dato dalle istituzioni, in particolare dal Garante Privacy che ha recentemente firmato un documento – il Manifesto di Pietrarsa (23 settembre 2022) – con cui sensibilizzare i bambini e i ragazzi ad un uso consapevole e informato dei dispositivi digitali.
Consapevolezza digitale nel Manifesto di Pietrarsa
Con il Manifesto il Garante italiano intende costruire un “web a misura di bambino”, chiedendo alle grandi aziende di aderire, come ad esempio le big tech (Meta, Sky e Google – che ha siglato il documento di recente), dato che hanno la diretta responsabilità di gestione dei dati personali e della privacy dei loro utenti.
La normativa europea sulla privacy (GDPR) attribuisce ad ogni individuo il «controllo assoluto dei propri dati personali» – come si legge nel Manifesto – il cui presupposto è proprio «un’adeguata consapevolezza sul valore dei propri dati personali e sui diritti dei quali si dispone e trasparenza da parte di chi tratta tali dati».
I principi alla base del Manifesto sono i seguenti.
Consapevolezza (digitale)
Occorre progettare campagne promozionali e informative al fine di incentivare la conoscenza degli utenti sul valore dei dati personali e sui servizi digitali.
Trasparenza
Chi tratta i dati personali deve garantire che le relative informative siano «trasparenti, accessibili, comprensibili, efficaci nella semplicità e incisività del linguaggio utilizzato, così come nella forma, nei canali e nei mezzi utilizzati» per diffonderle agli utenti.
Educazione
Occorre pianificare percorsi formativi e educativi sul valore dei dati personali, sull’uso consapevole del digitale a tutela della dignità e reputazione dei minori.
Pertanto, è urgente e necessario continuare in questa direzione, mettendo in atto tutte le opportune misure a tutela dei giovani utenti, maggiormente esposti ai pericoli che si nascondono dietro uno schermo.