Che senso ha il metaverso

L’evoluzione della tecnologia, il connubio e l’interazione tra Intelligenza artificiale, Blockchain, NFT, Internet of Things, cloud computing, criptovalute, ci stanno trasportando verso un nuovo mondo virtuale, il “metaverso”.

Stiamo vivendo un’importante trasformazione digitale che, con l’implementazione della tecnologia, ha rivoluzionato il concetto di esperienza virtuale confluendo in un “mondo parallelo”, una realtà “ibrida”, il metaverso, che connette le persone oltre:

  • lo spazio fisico, ma che si avvicina ad esso,
  • la realtà virtuale o aumentata, ma in cui esse confluiscono.

Tanti sono gli interrogativi sulle implicazioni sociali, giuridiche, economiche di questa nuova forma di interazione esperienziale, multidimensionale, senza confini territoriali.

Qual è il senso del metaverso? È simulazione o realtà? Che implicazioni avrà nel rapporto tra uomo e tecnologia?

Come influenzerà la nostra vita, quale sarà il futuro delle relazioni umane? L’uomo potrà mantenere la sua identità, la sua umanità?

Simulazione o realtà?

Il metaverso è l’insieme di spazi virtuali interconnessi tra loro in cui le persone agiscono e interagiscono tramite “avatar”, con l’intento di costruire un mondo alternativo a quello reale, ma che lo influenza a tal punto di credere di vivere un’esperienza reale.

È di fatto la combinazione di giochi online, realtà aumentata, realtà virtuale e mondo delle criptovalute.

Uno spazio virtuale multidimensionale e immersivo in cui le persone potranno vivere (o meglio percepire di vivere) esperienze “reali”, pur rimanendo magari sul divano del proprio salotto: si tratta quindi di simulazione o di realtà?

Parliamo di realtà sia fisica, e quindi tangibile, che virtuale, ma noi viviamo già da tempo in un mondo iperconnesso, in una sorta di vita “simulata”, tra videogames, Social e chat, in cui la relazione e comunicazione umana sta dietro ad un “click” e ad un “touch”.

Con questi presupposti si generano già esperienze “virtuali” che impattano su di noi in maniera significativa, viste come “realtà simulate”.

Una “simulazione” resa sempre più reale dalla tecnologia degli strumenti utilizzati per abitare il metaverso (smarthphone, visori ottici di realtà virtuale), in un connubio di emozioni, sensazioni, timori, interrogativi, che ci portano ad altro da sé.

In cui il nostro quotidiano (lavoro, scuola, tempo libero) sarà “teletrasportato” in questa rivoluzionaria dimensione.

Ma in questa realtà digitale che ruolo ha l’uomo, come potrà mantenere la propria identità umana?

Relazione e identità umana nel metaverso

Il metaverso permette agli utenti di agire e interagire tramite gli “avatar”, di scegliere se mantenere il proprio aspetto fisico della vita reale, o approfittare dell’occasione per cambiare la propria identità e magari vivere l’esperienza virtuale nelle sembianze di un’altra persona, allontanandosi ancora di più dalla vita vera.

Il metaverso, in cui non ci sono confini e limiti, apre a nuove opportunità, a vivere esperienze impensabili nella vita reale, a realizzare i propri progetti non solo personali ma anche professionali.

In questa nuova dimensione si potrà:

  • lavorare, fare riunioni, negoziare contratti, acquistare e vendere prodotti e servizi (tramite le criptovalute);
  • visitare un museo, andare al cinema, aprire negozi, fare sport, prendere un aperitivo con gli amici,

ma tutto questo sarà realizzato con persone esclusivamente “digitali”.

Inoltre, sarà possibile “teletrasportarsi” nel passato e vivere l’esperienza storica desiderata o provare una nuova esperienza di apprendimento interattiva nei vari campi del sapere: dalla medicina (fare pratica in operazioni chirurgiche complesse) alla meccanica (costruire o riparare un motore di un auto).

In questo “gioco interattivo” però noi fisicamente dove saremo? Nella nostra casa, in compagnia di noi stessi e del nostro dispositivo di realtà virtuale che ci permette di accedere al metaverso.

E quindi qui dove sta la relazione umana? Quanto questo nuovo universo digitale rischia di isolare sempre di più le persone e di vanificare la vera essenza della comunicazione empatica tra le persone?

Ma non solo, con il metaverso l’immaginazione e la creatività tipica dell’uomo rischieranno di perdersi nei meandri del digitale?

La dimensione giuridica nel metaverso

Infine, non bisogna dimenticare che, come il mondo reale, anche il metaverso è un luogo in cui si fa business.

Dove sono reali:

  • le transazioni economiche;
  • lo scambio di dati;

favoriti dall’interoperabilità delle piattaforme con i dispositivi interconnessi, quindi luogo appetibile per gli attacchi informatici, con conseguenti violazioni dei dati personali e dei diritti degli utenti.

Pertanto, è necessario capire come implementare non solo l’assetto tecnologico ma anche quello normativo in ogni settore giuridico (privacy, proprietà intellettuale, concorrenza), al fine di garantire la tutela dei diritti di ogni utente nell’esperienza del metaverso.

Il metaverso è certamente una sfida per tutti, ma si può affermare che sia effettivamente un’opportunità e che abbia un suo senso nella dimensione umana?